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Mik ho recuperato le informazioni che mi dicevi nell’articolo precedente… ora che devo fare?

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Come definire il tuo prodotto o servizio da proporre con successo sul mercato sfruttando il metodo organico

– Approfondimento della week 3 di Infomarketing Lifestyle – (parte 2)


Scritto da Mik Cosentino - 16 Maggio 2020


Quello che andiamo ad approfondire in questo articolo è il proseguo di quello precedente che se non hai visto ti invito a farlo subito perché altrimenti rischi di avere delle informazioni incomplete.

Clicca qui >> e vai a leggere l’articolo precedente.

Questa è la stessa logica che condivido con i miei studenti di Infomarketing Lifestyle.

Non bisogna mai saltare alcun pezzo delle informazioni che condivido perché sono importanti da seguire nell’ordine giusto.

Ecco quindi quello che andremo a vedere in questo articolo.

Cominciamo subito senza i convenevoli.

Non mi va di fare articoli lunghi che “dicono tutto ma non dicono niente”.

Pertanto ecco quello che scoprirai nelle prossime pagine:


  • Come interpretare le informazioni recuperate grazie l’articolo precedente, nel modo giusto e senza il minimo errore di “mal interpretazione”
  • ​Cosa puoi proporre nel tuo caso specifico e come attirare l’interesse del pubblico anche in una nicchia molto competitiva (è importante offrire quello che vuole il mercato e non quello che PENSIAMO voglia il mercato – l’importanza del MVP e perché è fondamentale crearlo per risparmiare tempo, energie e risorse)
  • Come muoversi organicamente per ottenere i primi risultati (non importa essere perfetti, qui è sufficiente avere un riscontro dal mercato senza essere percepiti degli “spammer seriali” – poi ti mostrerò come fare)
  • Come correggere il tiro strada facendo – questa cosa qui non la fa quasi nessuno perché si pensa di partire quando tutto è perfetto ma poi ci si dimentica l’importanza della velocità – meglio partire subito piuttosto che lasciare terreno fertile ad altri nell’attesa delle condizioni perfette
    Inoltre vedremo anche quali sono i passaggi da fare per settare nel modo giusto il proprio profilo facebook affinché possa attirare l’interesse delle persone “come api al miele” anche se sei entrato nei social network da qualche giorno.

    Lo so lo so, sembra davvero tanta roba e forse qualche promessa ti sembra pure “impensabile” ma permettimi di mostrarti già qualche assaggio di quello che ho pensato di condividerti oggi con questo succoso contenuto.

    Come interpretare le informazioni recuperate grazie l’articolo precedente, nel modo giusto e senza il minimo errore di mal decodificazione

    Vedi… A volte si hanno sotto mano i giusti numeri ma non sappiamo come leggerli nel modo corretto.

    Il risultato?

    Si commettono errori grossolani che portano al fallimento di un qualcosa che invece, se contestualizzato nel modo giusto, avrebbe comunque portato belle soddisfazioni.

    E in questo contesto mi riferisco in special modo al saper analizzare le informazioni che contano dopo aver fatto una ricerca di mercato in merito a quello che si vuole proporre online e non.

    Mi è capitato molto spesso di vedere persone con idee brillanti ma che non sono riusciti a piazzare nel modo giusto sul mercato perché non hanno analizzato efficamente la concorrenza o quello che era il mercato di riferimento.

    Io stesso nell’articolo precedente ti ho consigliato di visionare cosa dice il mercato riguardo quello che hai pensato di proporre.

    Di vedere cosa già c’è, come si sono posizionati i concorrenti e come rispondono le persone interessate.

    Questa analisi preliminare ti serve per farti un’idea di quello che già c’è e come puoi realizzare qualcosa che effettivamente mette le persone nella condizione di volersi interessare a te anche se parti da zero e non sei affatto conosciuto.

    Ci sono dei modi per fare questo – e che tra un attimo andremo a vedere.

    Ma prima ti voglio chiedere…

      Che idea ti sei fatto del tuo mercato?

      O meglio… hai un’idea a riguardo?

      In caso affermativo, che idea è?

      Come la descriveresti?

      Rifletti un attimo con me riguardo questa sfumatura.

      È importante che in questo momento prendi in considerazione le parole che utilizzi nel rispondere a queste domande perché se tu stesso ti rendi conto che non sono molto precise e non trapelano un senso di chiarezza e completezza a riguardo… allora vuol dire che devi prenderti altro tempo per comprendere meglio la nicchia in cui ti trovi o in cui vorresti proporre qualcosa.

      Come al solito, sembra una “banalità” ma in realtà fa tutta la differenza.

      Considera che a tal riguardo per questa sfumatura ci ho dedicato oltre 8 ore nella prima settimana del mio programma Infomarketing Lifestyle.

      Conoscere il mercato in cui ti trovi è la base da cui partire.

      So che qui non possiamo essere molto interattivi per una ovvia questione, ma se entri all’interno del mio programma avrai modo di approfondire direttamente con me questo tema.

      A tal proposito prova a dare un’occhiata qui

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      Per quanto io stesso sono un “fan” del “spara e poi prendi la mira” nel senso che in certi casi è bene partire e vedere cosa succede… allo stesso tempo se non hai le idee chiare del mercato in cui ti vai a proporre, rischi di essere spazzato via come una casetta di legno da uno dei più potenti uragani di sempre.

      Il mercato lì fuori non perdona.

      Specialmente i tuoi concorrenti – soprattutto se hai a che fare con una nicchia molto competitiva.

      E qui ci agganciamo al Minimo Prodotto Validabile

      Una tecnica che condivido all’interno del mio programma Infomarketing Lifestyle (quindi fanne buon uso) è quella di creare un “beta prodotto” e vedere l’interesse del pubblico.

      Sai… molto spesso le persone che si promuovono online con dei servizi/prodotti tendono a venderli già nella loro versione definitiva, ma il punto è che per creare un prodotto digitale a volte ci vuole del tempo e non è detto che lo realizzi dalla sera alla mattina.

      Spesso possono passare anche diversi mesi prima della realizzazione definitiva… (poi se sei un precisino non ne parliamo) e sai cosa può succedere in diversi mesi all’interno di un mercato?

      Tantissime cose.

      Troppe cose.

      Così tante che possono anche cambiare gli equilibri all’interno del mercato stesso.

      E nel mondo del business vince sempre chi è più veloce ad applicare qualcosa di innovativo e che si dimostra essere sempre un passo avanti rispetto la concorrenza.

      Ma esiste un modo per riuscire ad essere veloci e ottenere riscontri positivi dal mercato?

      Ovvio che sì, utilizzando il MPV.

      Ma che è il “Minimo Prodotto Validabile”?

      Come dicevo un attimo fa si tratta di un estratto di un prodotto che rappresenta la versione “beta” di quello definitivo che anche se applicato, riesce a far ottenere dei risultati.

      Non ti credere che per avere successo online sia sufficiente creare un qualsiasi prodotto con due robette in croce e arrivederci e grazie.

      Non ti credere affatto.

      È importante inserire all’interno del tuo prodotto/servizio tutta una serie minima di informazioni che in qualche maniera sono sufficienti per ottenere i primi risultati e far sì che chi ha avuto accesso a questo estratto del prodotto minimo validabile ottenga riscontri positivi.

      Altrimenti rischiamo di creare qualcosa di praticamente inutile, e noi non siamo qui per questo, giusto?

      Okay Mik ma come faccio a creare questo prodotto minimo validabile?

      E perché si chiama così? 

      Ottima osservazione.

      Non è detto che quello che piace a noi piace anche al mercato.

      Ascoltare il pubblico è una delle abilità più importanti per il successo di un business online (e non solo).

      Sì perché nel momento in cui tu sai ascoltare il tuo pubblico e riesci a capire quello che desidera davvero, sei anche in grado di creare ciò di cui ha realmente bisogno e che desidera realmente.

      E’ questo il punto.

      Per quanto le competenze di marketing, vendita e strategia siano importanti… lo è altrettanto anche ascoltare cosa vuole realmente il mercato e offrire ciò che desidera, creando qualcosa che magari altri non hanno ancora realizzato o che non hanno minimamente pensato.

      Un concetto che condivido spesso con i miei studenti è:

      Non importa essere perfetti. L’importante è ascoltare il mercato
      per poi fare azione massiccia.

      Agire è l’unica cosa che conta davvero.

      E nel fare azione non puoi mai essere lento.

      Devi essere veloce e fare azione immediata per poter cavalcare l’onda come un vero surfista.

      Chi fa surf non aspetta l’onda perfetta. Si “tuffa” anche quando è di fronte ad un’onda che non è quella giusta per vincere un record.

      E’ realmente emozionante “cavalcare un’onda”, e chi ha fatto surf lo può confermare.

      Anche perché per vincere un qualsiasi record bisogna essere in grado di domare l’onda perfetta.

      Ed il modo migliore per domarla è essere ben allenati.

      Ma come puoi essere ben allenato se non ti getti in mare anche quando le onde non sono come vorresti?

      (Capisci cosa voglio dire vero?)

      E allo stesso modo… come puoi ottenere interessanti risultati se non ti butti nel mercato e non fai azione massiccia a riguardo?

      È impensabile.

      Tuttavia non è detto che il mondo dell’infomarketing faccia per te

      Mi dispiace essere “letale” con questa affermazione ma preferisco essere onesto e sincero da sempre.

      Come un surfista impara a cavalcare le onde più estreme… non è detto che gareggiare in questo sport sia una cosa che ama davvero tanto.

      Non è detto.

      Come non è detto che chi prova a fare surf riesca a rimanere in piedi sulla tavola mentre l’onda sotto di lui inizia a passargli sopra e a travolgerlo, risucchiandolo in un vortice dal quale può sembrare impossibile uscirne illesi.

      Magari ci prova, riesce in qualche modo a stare in piedi sulla tavola ma poi cade e quella sensazione di "momentanea sconfitta" non tutti la sanno accettare.

      Ci sta e nel mondo dell’infomarketing vale la stessa cosa.

      🔴 Non è detto che un prodotto che si propone online sia comprato dalle persone.

      Non è affatto detto.

      🔴 Non è detto che un’idea che abbiamo in mente sia realmente piaciuta dal pubblico.

      Non è detto.

      Per questo motivo è bene partire con l’idea di “validare” un prodotto o un servizio prima di continuare ad alimentare “film mentali” di successi quando poi nella realtà sono i peggiori fallimenti.

      Va benissimo la visualizzazione ma poi bisogna essere concreti.

      E solamente grazie all’utilizzo del Minimo Prodotto Validabile si ha la possibilità di valutare se ciò che si vuole proporre avrà successo sul mercato. Non possiamo avere la sola presunzione di sapere a priori che quello che vorremmo fare sarà comprato a prescindere.

      Dobbiamo testare e verificare che ci sia qualche acquisto effettivo.

      E c’è un modo ben preciso per validare un prodotto senza investire capitali o senza il rischio di compromettersi eccessivamente.

      A tal riguardo ne parlo nel dettaglio qui

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      Lo so che sarei potuto andare più in profondità ma non l’ho voluto fare nel rispetto di chi è dentro il mio programma Infomarketing Lifestyle.

      Sono davvero innumerevoli le persone che ad oggi hanno trovato molto pratico e funzionale questo approccio perché:

      • ​Non espone eccessivamente sul mercato
      • ​Si ha la possibilità di avere un riscontro dal pubblico da subito
      • Si massimizzano gli sforzi a parità di impegno
      E in fase iniziale in cui si deve lanciare qualcosa di nuovo sul mercato, è importante questo approccio perché ti da la possibilità di valutare se creare un corso, un servizio di consulenze o qualsiasi altra cosa ricevendo il giusto feedback dal mercato – puoi scoprire anche quali contenuti inserire al suo interno e fare breccia a colpo sicuro.

      Infatti se viene utilizzato al meglio il metodo organico (e non come uno che spamma messaggi a destra e a manca come se fosse alla ricerca di un tesoro nascosto) è possibile recuperare informazioni di valore da inserire dentro al corso e limare sempre di più la comunicazione di marketing, iniziando ad analizzare la situazione dagli occhi del mercato e non da quelli di una persona “golosa di vendite”.

      Perché poi c’è anche questo risvolto da tenere sempre in considerazione, perché se viene sottovalutato rischia di compromettere l’esito di ciò che si propone sul web.

      Devi sapere che quando consiglio ai miei studenti di creare un corso o un prodotto online, dico sempre di conoscere:

      🎯 Il target di riferimento a cui offrire un prodotto o servizio 🎯

      Di base quando si vende qualcosa a qualcuno è sempre importante conoscere a chi vendiamo, perché questo ci permette di identificare nel modo giusto e preciso a chi vogliamo vendere

      Se non sai qual è il tuo cliente tipo, cosa fa, cosa desidera, cosa vuole o cosa non vuole, è impensabile essere in grado di costruire un prodotto o servizio perfetto per il mercato.

      Infatti l’organico prevede una fase di ricerca di quelli che possono essere i gruppi facebook in cui poter recuperare delle informazioni piuttosto che sui forum o su linkedin.

      In fondo nel momento in cui tu hai identificato la tua nicchia, prima di vendere qualsiasi cosa è bene vedere cosa c’è all’interno.

      ❓ Quali sono i corsi venduti o i servizi offerti ❓

      E magari comprarne anche qualcuno per vedere l’assistenza clienti, la qualità delle informazioni e via dicendo.

      Tutta questa fase di osservazione e analisi (che ti ho riassunto al massimo) ti permette d’identificare a colpo d’occhio come puoi realizzare qualcosa che abbia il giusto impatto nella mente e nella vita del tuo potenziale cliente.

      Ma c’è un modo perfetto per farlo perché oltre ad insegnare ai miei studenti come ottenere risultati con l’infomarketing, insegno anche come condividere in modo efficace ogni informazione affinché sia percepita di valore e faccia realmente ottenere i giusti risultati ai loro clienti – proprio come faccio io ogni giorno.


      Ora ipotizziamo che tu sappia esattamente cosa condividere online e ti stai chiedendo come puoi sponsorizzarti senza spendere un solo euro in campagne pubblicitarie.

      Pensi che ci sia un modo per farlo correttamente utilizzando magari l’organico?

      Certo che c’è e ne parleremo nel dettaglio nel prossimo articolo.

      Al tuo successo,


      Mik Cosentino

      Il RE dell’Infomarketing


      PS. In questo articolo ti avevo promesso che avremmo visto insieme anche come correggere il tiro strada facendo – questa cosa qui non la fa quasi nessuno perché si pensa di partire con tutto perfetto ma poi ci si dimentica l’importanza della velocità – meglio partire subito piuttosto che lasciare terreno fertile ad altri nell’attesa delle condizioni perfette.

      E avevo promesso anche quali sono i passaggi da fare per settare nel modo giusto il proprio profilo facebook affinché possa attirare l’interesse delle persone “come api al miele” anche se sei entrato nei social network da qualche giorno.

      Ecco… sono un uomo di parola e mantengo sempre le mie promesse.

      Infatti sarà ciò che andremo a visionare più nel dettaglio nel prossimo articolo.

      Rimani sintonizzato.
      Lascia pure un commento e ricordati di seguire il mio canale YT:-)

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